Credo di aver incontrato Gina la prima volta a Gemona UD, quando venne organizzata Texere, doveva essere il 1996. Un incontro stimolante, veramente internazionale.
Rimasi colpita dalla sua energia: era sempre disponibile a lavorare seriamente e capace di brindare con più di una flute di prosecco senza perdere la sua naturale eleganza.
Vitale, conviviale ma anche tanto lucida nella sua attività di animatrice culturale e di artista.
L’idea di valorizzare gli artisti tessili di età di meno di 30 anni (la prima edizione aveva quel limite, e io avevo 31 anni, ahimé) è stata un’intuizione splendida. Seguita poi in altri contesti ed altre iniziative.
Non la solita mostra di fine corso: un’occasione per artisti a tutti gli effetti. Un incoraggiamento ed una vetrina, una sfida e un confronto.
L’ho incontrata più volte in seguito, alle inaugurazioni del Premio o in occasione delle conferenze organizzate da ETN o da Texere. Sempre splendida, lucida, attenta.
Certo, capitava ogni due anni, ma la sua direzione, precisa, attenta, si avvertiva anche vivendo tanto lontane.
E poi… è stata una vera pioniera nella diffusione dell’arte del feltro: forse lo sanno in pochi, ma se gli studenti delle Accademie di Belle Arti hanno lavorato la lana lo dobbiamo proprio a lei.
Un abbraccio a tutti coloro che le han voluto bene, che hanno lavorato ed imparato da lei e che oggi si sentono orfani.
Siamo tutti un po’ orfani, noi del mondo Fiber.
Eva Basile, Coordinamento Tessitori