L’ARTE TESSILE INTRECCIA IL SOCIALE – dialogo sull’arte e la formazione come metodi di inclusione sociale

Ecco il programma del prossimo evento in programma per il 16 marzo presso la sede dell’Associazione Le Arti Tessili!!!!

La manifestazione, prevede due momenti, nella sede di via Carso delle Arti tessili, a Maniago: alle 10 l’organizzazione di un convegno al quale parteciperanno esperti del settore: educatori, sociologi, istituti di formazione ed operatori che apriranno un dialogo sull’arte come metodo di riabilitazione e inclusione sociale; alle12 l’inaugurazione della mostra che dà il titolo alla giornata “L’arte tessile intreccia il sociale”: un’esposizione di manufatti tessili realizzati da alcuni laboratori ”protetti” e cooperative sociali presenti in regione nati con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e anche lavorativa di chi fa capo a questi servizi.

Le ragazze che frequentano il Centro diurno di Maniago e il Laboratorio socio-occupazionale di Barbeano nell’ambito del laboratorio di tessitura attivo ormai da due anni hanno realizzato una ventina di arazzi tessili, creazioni nelle quali si sono specializzateperché permettono di esprimere la propria creatività e le proprie emozioni attraverso colori e materiali diversi. Alcuni, per esempio, si ispirano a quadri di famosi impressionisti e di altri pittori moderni: uno stimolo forte, quello della pittura, che ha appassionato anche il laboratorio di mosaico del Centro di Maniago, che ha realizzato alcuni mosaici riproducendo i medesimi soggetti.

Ci sono anche il Centro Diurno di Casette e il Punto Zero di Coop. Futura (S.Vito al Tagliamento ), i Centri socio-occupazionali Il Piccolo Principe di Arzene e Il Granello di S.Vito al Tagliamento, realtà che partecipano al progetto di rete “Laboratorio Tessile” del Sanvitese, lavorando sul significato della tessitura e sulle emozioni messe in gioco dalla sua pratica. Un metodo che permette di essere soggetti attivi nell’apprendimento dell’attività tessile e non assimilatori passivi di una tecnica e offre strategie di lavoro tessile più allargate e diversificate: dal cucito al ricamo, dalla tintura delle lane con erbe locali all’affascinante lavorazione del feltro con acqua e sapone.

Il pubblico potrà poi ammirare anche un abito realizzato dalle ragazze del laboratorio tessile e disartoria ”Sarte su Marte” creato da un progetto del Centro per l’integrazione,i diritti e la riabilitazione della CooperativaDuemilaeuno Agenzia Sociale di Udine e alcuni abiti provenienti dal project work ”8 Cenerentole in cerca d’autore” del corso ”Tecniche di sartoria teatrale”organizzato nel 2011 dall’Ires Fvg Impresa socialein stretta collaborazione con molte realtà (il Dipartimento di Salute Mentale ASS4 Medio Friuli ei Csm ad esso afferenti, la Caritas, l’Associazione Nuovi Cittadini e la Cooperativa Duemilaeuno Agenzia Sociale.

E infine, saranno in mostra i non meno affascinanti e singolari oggetti realizzati dalla Cooperativa Lister Sartoria Sociale di Trieste recuperando gli ombrelli rottigettati nei cestini o abbandonati agli angoli delle strade dopo le giornate di pioggia e bora: shoppers, mantelline parapioggia, aquiloni e frisbee nati dallo smontaggio e ricucituradella telina degli ombrelli: un modo per sensibilizzare le persone sui temi del rispetto per

l’ambiente e della raccolta differenziata.  La mostra rimarrà aperta fino al 1. aprile: il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 11.30, sabato e domenica dalle 15 alle 18.

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